L’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS è un ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui la legge e lo statuto affidano la rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei non vedenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni. L’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS ha per scopo l’integrazione dei non vedenti nella società, perseguendo l’unità della categoria. Per il raggiungimento dei suoi fini l’unione ha anche creato strumenti operativi per sopperire alla mancanza di adeguati servizi sociali dello stato e degli altri enti pubblici.
In particolare vanno ricordati il Centro Nazionale del Libro Parlato, il Centro Nazionale Tiflotecnico, l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione), il Centro Studi e Riabilitazione “Le Torri” di Tirrenia, l’U.N.I.Vo.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi) e ultima creazione, l’A.L.A (agenzia per la promozione del lavoro dei ciechi). L’Unione ha anche istituito la sezione italiana della agenzia internazionale per la prevenzione della cecità.
Siamo l’associazione che storicamente ha promosso e guidato il riscatto dei ciechi in Italia e che opera per il raggiungimento delle pari opportunità.
Abbiamo condotto battaglie epocali: il riconoscimento della capacità giuridica, il diritto all’istruzione e al lavoro, il diritto alla pensione e alle carriere direttive.
All’inizio del secolo scorso, i ciechi erano considerati inabilitati dal codice civile, erano condannati a vivere in condizioni di miseria e di povertà. Gli istituti ad essi dedicati, pur presenti in gran parte del territorio nazionale, erano unicamente dei ricoveri da cui gli ospiti uscivano, tranne rare eccezioni, per suscitare pietà in occasione di qualche manifestazione di beneficenza o di qualche funerale.
Oggi i disabili visivi sono in grado di studiare nella scuola di tutti; occupano dignitosi posti di lavoro; sono integrati nella società, anche se molti sono ancora gli ostacoli da superare per il conseguimento delle pari opportunità.
Nata e cresciuta come “associazione di rappresentanza”, l’Unione Italiana dei Ciechi ha saputo promuovere, presso le pubbliche istituzioni, le legittime aspirazioni dei disabili visivi ad essere cittadini tra i cittadini.
La sezione di Siena, intitolata a un suo storico presidente, amato da tutti: il Cavaliere Attilio Borelli è per tutti i ciechi e gli ipovedenti, una calorosa famiglia dove si può trovare stimoli e risorse per vivere dignitosamente la propria disabilità.